Antonio Di Pietro
Porcellum, la Consulta dice no ai referendum.
Bocciati entrambi i quesiti presentati dal comitato promotore del referendum sulla legge elettorale: sia quello che chiedeva l’abrogazione totale della legge Calderoli, ribattezzata “Porcellum”, sia quello che ne chiedeva l’abrogazione per parti.
“La Corte costituzionale, in data 12 gennaio 2012, ha dichiarato inammissibili le due richieste di referendum abrogativo riguardanti la legge 21 dicembre 2005, numero 270 (Modifiche alle norme per l’elezione della camera dei deputati e del senato della repubblica). La sentenza sarà depositata entro i termini previsti dalla legge”, si legge nella nota ufficiale.
La corte si era riunita con tutti i 15 giudici in carica, il presidente Alfonso Quaranta e il giudice relatore Sabino Cassese.
Fra le prime reazioni spicca quella di Antonio Di Pietro: “L’Italia si sta avviando lentamente verso una rischiosa deriva antidemocratica – dichiara il leader dell’Idv – E’ tempo di scendere nelle piazze e di passare alla protesta attiva per non assistere più a questo scempio di democrazia. Quella della Corte non è una scelta giuridica ma politica per fare un piacere al capo dello Stato, alle forze politiche e alla maggioranza trasversale e inciucista che appoggia Monti, una volgarità che rischia di farci diventare un regime”.