
Corrado Passera
“Un decreto al mese per salvare l’Italia”.
E’ questa la ricetta del ministro Passera che annuncia la fase due del governo Monti.
“Per rilanciare la crescita – spiega – il governo adotterà anche più di un decreto al mese. Tutti a parole sono d’accordo, tranne quando viene toccato il proprio settore. Ora tutti dovranno fare la loro parte: gas, energia, commercio, trasporti e professioni. E poi basta tasse. Ora serve mettere più soldi in tasca ai redditi bassi”.
Il ministro non si nasconde: spread e Borse dimostrano che “l’emergenza non è finita. Il peggio è passato ma non siamo fuori dal tunnel. Però un progetto di rilancio c’è”.
Poi il ministro dello Sviluppo Economico chiarisce i dubbi di chi temeva un’altra manovra.”Quel che c’era da fare è stato fatto – dice Passera – Per finanziare la crescita dovremo ridurre i costi dell’apparato pubblico. La politica deve misurarsi in termini di posti di lavoro creati non solo di Pil e di equilibrio dei conti”.
Per le imprese, il ministro annuncia che sarà ”saldato lo scaduto dei pagamenti privati e pubblici: 60-80 miliardi di debito forzoso” mentre sulle banche italiane, riconosce che ”quando l’economia reale va male, ne risentono” ma ”ciò non toglie che siano banche strutturalmente sane e forti”.