
Siria
Siria, l’opposizione attacca.
Il consiglio nazionale siriano (Cns), che raggruppa la maggioranza delle correnti dell’opposizione, ha detto oggi che il veto posto ieri da Mosca e Pechino alla risoluzione Onu che condanna la repressione condotta dal presidente Bashar al-Assad, dà al regime di Damasco un “permesso di uccidere impunemente“.
Il consiglio condanna duramente il veto posto ieri da Russia e Cina al progetto di risoluzione del consiglio di sicurezza sulle violenze in Siria, e come si legge in una nota, “considera questa decisione come un permesso accordato al regime siriano di uccidere impunemente”.
Non si è fatta attendere la replica di Mosca. “Gli occidentali sono responsabili del fallimento del voto all’Onu perché non hanno fatto abbastanza sforzi per raggiungere un consenso”. Lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri russo Ghennadi Gatilov.
Con gli Stati Uniti per ora la frattura pare insanabile. Hillary Clinton ha definito come una “parodia” il voto di ieri. Il segretario di Stato americano non intende comunque arrendersi, annunciando che gli Usa insieme ai Paesi amici della Siria democratica sosterranno gli sforzi dell’opposizione per promuovere un cambiamento pacifico e democratico.
Anche la Lega araba ha confermato il suo impegno e assicurato che proseguirà i suoi sforzi per risolvere la crisi.