
Yoshihiko Noda
Il Giappone si ferma a un anno dal terremoto.
Il Giappone si è fermato alle 14,46 locali, le 6,46 in Italia, in un minuto di silenzio e di emozione nazionale, a un anno dalla triplice catastrofe dell’11 marzo 2011.
Il devastante tsunami, il terremoto di magnitudo 9 e la crisi nucleare di Fukushima, la peggiore da Cernobyl.
Hanno preso parte alla cerimonia ufficiale al teatro nazionale di Tokyo, l’imperatore Akihito, con la moglie Michiko con il premier Yoshihiko Noda e il governo.
Cerimonie si sono tenute in tutto il Paese e soprattutto nel Tohoku, l’area a Nordest del Giappone devastata dalla forza dello tsunami che ha superato i quaranta metri di altezza. Oltre 15mila le vittime nei dati della polizia nazionale aggiornati al 10 marzo, mentre quello dei dispersi è di 3155 e quello dei feriti, nell’ultimo conteggio disponibile, è di 26992.