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E ora spuntano investimenti in Tanziania

Umberto Bossi, leader della Lega

Spuntano investimenti in Tanziania firmati Lega Nord.

La notizia sta creando un effetto dirompente tra le mura di via Bellerio. I protagonisti sono l’ormai ex tesoriere leghista, Francesco Belsito, e la segretaria amministrativa, Nadia Dagrada. Ma la figura centrale resta, soprattutto, il numero due del Senato Rosy Mauro.

Il 7 febbraio, Nadia e Francesco sono convinti che se scoppia lo scandalo sui conti leghisti, la “Nera”, sarà coinvolta in pieno. “Eh si, voglio vedere lei se si dimette, perché non si dimette? È del Sinpa lei, perché non porta i conti del sindacato?”

E Nadia suggerisce una strategia: “Facciamo una bella proposta che tu appoggi in consiglio federale dove i bilanci di tutti vengono fuori compreso quello del Sindacato Padano…. eh perché voglio vedere gli estratti conto del sindacato, cosa succede”. Per Belsito, a lei “viene un infarto”. “Ah beh – concorda la Dagrada – per forza, non sono usati per il sindacato, quindi…”.

L’8 febbraio, Belsito informa Nadia di essere stato convocato da Bossi a Roma. Per i due è la resa dei conti. Ma il duo non ci sta. “Lei (Rosy Mauro) è convinta che gli vada evidentemente sempre tutto bene, ma non è per nulla così”. Anche Belsito è d’accordo: “La traditrice è lei”. “Eccome - gli fa sponda la Dagrada – , è lei che sta manovrando tutto, la cosa pazzesca è che lei… a questo punto, a questa stregua, morti per morti, la rovini con quello che prende, ribadisco a questo punto che esca fuori quello che viene dato al Sinpa”.

In un altro passaggio della stessa conversazione, Nadia scarica la sua rabbia ancora sul numero due del Senato: “Ti ripeto, Francesco, con tutto quello che c’hai in mano tu, non capisco come possa ridere, Rosy Mauro, francamente… non pensavo che fosse cattiva, lei Rosy, sta rovinando il capo”.

Nelle intercettazioni trasmesse ai pm di Napoli Francesco Curcio, Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock, ci sono altre conversazioni tra la numero due del Senato e Belsito.

Colloqui che intercorrono nelle convulse giornate che seguono l’esplosione della polemica sull’investimento in Tanzania. L’11 gennaio, ad esempio, la Mauro si preoccupa della possibile “fonte” dello scoop del Sole24Ore.

Così chiama Belsito mentre si trova in compagnia di un altro esponente leghista, Marco Bruzzone. “Sono io – dice Mauro al tesoriere – stavo parlando con Marco adesso, il capo è andato adesso no?… e lui dice: “Non può essere stato qualcuno dell’ufficio di Francesco che sapeva di questi spostamenti?… chi può aver visto le sue carte?” Belsito però scuote il capo: “Le ho tutte in casa mia”.