
Mario Monti
“Una riforma bilanciata”.
Da Gerusalemme, Mario Monti torna a difendere la riforma del lavoro. “Il mercato del lavoro molto più flessibile – ha aggiunto – a beneficio delle imprese e meno dualistico”.
Oltre al disegno di legge sul lavoro, il presidente del Consiglio ha anche ricordato come “la lotta all’evasione fiscale, un grande pacchetto di liberalizzazioni e la riforma delle pensione, sono state le misure che hanno portato dei risultati come la riduzione dello spread e la recuperata capacità del Tesoro di finanziarsi“.
Il premier si è soffermato in particolare sulla riforma previdenziale. “Abbiamo elevato l’età pensionabile a 67 anni – ha detto – e secondo diversi esperti ora il sistema pensionistico italiano è strutturalmente il più solido d’Europa. Abbiamo adottato misure – ha insistito – mai prese da precedenti governi che ci stanno aiutando a trascinare l’Italia fuori dalla zona a rischio”.
Monti ha riconosciuto il grosso passo avanti fatto “dai tre maggiori partiti” nel sostenere il suo esecutivo, riconoscendolo come un “grande senso di responsabilità nazionale che molti all’interno e all’estero non accreditavano alla classe politica italiana“.