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Esteri - Assad vuole "garanzie scritte" da parte dei ribelli

Siria, a rischio il piano di pace di Annan

Kofi Annan

Kofi Annan

Siria, mille morti in una settimana.

Domani dovrebbe entrare definitivamente in vigore in Siria il piano di pace proposto dall’ambasciatore di Onu e Lega Araba, Kofi Annan. Tra i punti contenuti all’interno del piano anche il ritiro delle truppe del presidente siriano Bashar al Assad dalle città sotto assedio e il cessate-il-fuoco completo di esercito ufficiale e opposizione entro le 48 ore successive.

Il governo siriano avrebbe però posto nuove condizioni a poche ore dalla sua messa in pratica, nonostante l’iniziale assenso dato da Assad lo scorso 25 aprile. Un portavoce del ministro degli Esteri siriano ha detto ieri che il regime rispetterà il piano solo di fronte a “garanzie scritte da parte dei gruppi terroristi affinché questi abbandonino le armi e la battaglia”.

Il leader dell’Esercito Libero della Siria, Riad al-Asaad, ovvero le truppe di militari ribelli contro il regime, ha rifiutato seccamente la proposta, dicendo che il suo Esercito darà garanzie scritte solo alla comunità internazionale e non al governo siriano.

Intanto, secondo gli attivisti, sarebbero state uccise almeno settanta persone in Siria, mentre altre 86 sarebbero morte sabato, per un totale di circa 180 persone uccise nel weekend, gran parte delle quali civili. Secondo l’Onu sarebbero oltre 9mila i siriani uccisi da quando è iniziata la rivolta popolare contro il regime di Assad nel marzo 2011.

 

9 aprile, 2012 - 9.29