Intercettazioni, l’Anm contro Monti

Mario Monti
Intercettazioni, l’Anm contro Monti.
E’ scontro tra magistratura e governo. Ieri Mario Monti è intervenuto duramente sul tema delle intercettazioni telefoniche parlando di abusi negli ascolti, a proposito dell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia e delle telefonate del presidente Napolitano, che ha presentato in merito un ricorso alla Consulta.
Non si è fatta attendere la nota dell’Anm. “L’associazione nazionale magistrati – si legge – apprende con preoccupazione che, secondo notizie di stampa, il presidente del Consiglio Monti avrebbe definito “grave” il caso delle telefonate del capo dello Stato intercettate dalla procura di Palermo, affermando allo stesso tempo che “nel fenomeno delle intercettazioni telefoniche si sono verificati e si verificano abusi” che imporrebbero un’iniziativa del governo”.
Al riguardo, l’Anm – prosegue il comunicato – rileva che la questione relativa alle procedure cui assoggettare le intercettazioni indirette dei colloqui del presidente della Repubblica è oggetto di un conflitto di attribuzione, in merito al quale è doveroso attendere la decisione della Corte Costituzionale. L’Anm auspica, infine – conclude la nota del sindacato – che ogni eventuale riforma del regime delle intercettazioni, pur diretta a tutelare il diritto alla riservatezza dei soggetti estranei al procedimento, salvaguardi il pieno utilizzo di tale indispensabile strumento d’indagine, senza peraltro comprimere il legittimo diritto di cronaca”.
Attacchi alle parole del presidente del Consiglio anche da Beppe Grillo. “Mario Monti si preoccupa delle intercettazioni telefoniche? Non sono affari suoi in quanto rappresenta un governo tecnico”, scrive il leader del Movimento Cinque Stelle sul suo blog.
Sulla stessa lunghezza d’onda Antonio Di Pietro.
Le dichiarazioni del presidente del Consiglio trovano invece consensi nel Pdl. “Dopo quello che ha detto ieri il presidente Monti – ha commentato il capogruppo alla Camera del Pdl, Fabrizio Cicchitto – riproponiamo il trittico: una incisiva legge sulle intercettazioni, del resto invocata anche dal Presidente del Consiglio, la riscrittura di alcuni aspetti della legge sulla corruzione e di alcun aspetti della legge approvata dalla Camera sulla responsabilità civile dei giudici. Poi vanno esaminate eventuali nuove idee su altre questioni”.