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Consiglio regionale del Lazio - Le dichiarazioni di Nieri (Sel) e del presidente dell'associazione Antigone su linkontro.com

“Sicurezza, sbaglia chi punta sulle paure degli italiani”

- “Lo stupro a Roma ha riproposto la questione della sicurezza”.

E’ quanto scrive in un articolo pubblicato sul sito di informazione linkontro.info Luigi Nieri, capogruppo di Sel al consiglio regionale del Lazio, insieme a Patrizio Gonnella, presidente dell’associazione Antigone.

“I dati statistici elaborati dal Sole 24 ore indicano una crescita del numero dei reati denunciati nell’intero territorio nazionale del 5,4% rispetto al 2010, dopo anni di calo del numero complessivo di denunce. La questione della sicurezza, però, è una questione complessa che non può essere letta e interpretata freddamente e semplicisticamente.

Essa – continuano Nieri e Gonella – è legata alla condizione sociale, economica e culturale di un Paese. Il numero e il tipo di reati commessi sono indicatori del livello di coesione sociale di una comunità, della qualità della vita complessiva in un territorio, del rapporto tra istituzioni e cittadini.

In un momento di profonda crisi del Paese, con un numero crescente di persone che rasentano la povertà estrema, con un sentimento di totale discredito nelle istituzioni pubbliche, con un vuoto culturale che nessuno riesce a colmare, quell’aumento del 5,4% è piuttosto contenuto. Vuol dire che il nostro è un Paese sicuro, che chi vive in Italia ha scelto la via della convivenza anziché quella egoistica della delittuosità.

Detto questo – scrivono, ancora, Nieri e Gonella sull’inkontro.com - riteniamo che la prossima campagna elettorale a Roma non debba avere al centro del suo svolgimento il tema della sicurezza. Alemanno ha vinto nel 2008 lavorando in modo strumentale e vergognoso sulle paure dei romani. A sinistra non gli va reso pan per focaccia, perché la sicurezza è una questione che pertiene alle forze dell’ordine, alle prefetture, ai giudici.

Sbaglia chi nel Pd imputa ad Alemanno la crescita dei reati, lui sul tema non ha particolari competenze. Ad Alemanno va imputato l’uso sovrabbondante e insopportabile del tema securitario, non gli va chiesta la sua soluzione.

La sinistra – conclude l’articolo – deve essere capace di cambiare scenario e paradigma, deve spiegare che ogni crimine nasce nella società. I reati predatori nascono nella indigenza e nell’egoismo sociale. Lo stupro nasce nell’indifferenza e nel machismo, è un crimine a sé che ci riporta all’antica questione del rapporto tra i generi. Lo stupro è una violenza che sottintende un modo di pensare diffuso fondato sul predominio maschile. Se non diciamo questo agli elettori, se ci adeguiamo al terreno friabile e illiberale della destra, saremo culturalmente, socialmente e politicamente perdenti”.

22 agosto, 2012 - 18.24