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Governo Monti, Alfano: “Consideriamo conclusa questa esperienza”

Angelino Alfano

- “Tredici mesi fa questo governo nacque perché le cose andassero meglio. Tredici mesi dopo le cose vanno peggio”.

Queste le parole del segretario del Pdl Angelino Alfano alla Camera. “Non abbiamo bisogno di molte discussioni – aggiunge -. Oggi siamo qui a dire che consideriamo conclusa questa esperienza di governo. Ieri non abbiamo votato la sfiducia perché avremmo causato l’abisso dell’esercizio provvisorio. Vogliamo concludere l’esperienza di questo esecutivo”.

Il Pdl avrebbe tolto il suo sostegno a Monti [1], secondo Alfano, a causa del “debito pubblico peggiorato, nessuna strategia di sviluppo, Pil diminuito, tasse aumentate, crollata compravendita degli immobili. Ma gli errori principali a questo governo li ha fatti compiere il Partito democratico – affonda il segretario del Pdl -. Sulla riforma del mercato del lavoro, nonostante la disponibilità, il Pd si è piegato ai diktat della Cgil che a sua volta si è piegata ai diktat della Fiom. L’epilogo è stato il voto sbagliatissimo dell’Italia all’Onu sulla Palestina. Sempre per il cattivo condizionamento della sinistra a questo governo”.

Dura la replica di Bersani. “È evidente che se non avete da riflettere sui vostri errori passati per voi il governo Monti non è un momento di transizione, ma una parentesi che si apre e si chiude e tutto torna come prima. Siete degli irresponsabili! Ma le domande che non vi fate ve le facciamo noi. Pensate di avere qualche responsabilità nella crisi? Voi siete stati degli irresponsabili nel dire che la crisi non c’era“.

Intanto al Quirinale il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dopo aver incontrato la delegazione Pdl, avrebbe convocato i presidenti di Camera e Senato oltre che i leader del Pd e dell’Udc.

Per quanto riguarda il taglio dei costi della politica negli enti locali il decreto è diventato legge con 268 a favore, un solo contrario e 169 deputati astenuti.

Il momento di crisi politica si fa sentire a Piazza Affari con il Ftse Mib che cede lo 0,78% e lo spread che torna a salire sopra i 330 punti.