Riceviamo e pubblichiamo - In questo momento mi trovo sotto la giunta regionale del Lazio, al presidio organizzato dal comitato dei genitori dei piccoli pazienti di neuropsichiatria infantile di Anzio e dall’amministrazione locale, contro la chiusura di un reparto fondamentale a causa del mancato rinnovo del contratto all’unico neuropsichiatra in servizio.
Alla scadenza del contratto, prevista per domani, sarà paralisi e non verrà più garantita ai bambini la continuità terapeutica necessaria per le cure.
Si tratta di un fatto gravissimo, su cui sono intervenuto più volte in passato dando seguito alle richieste dei genitori che chiedono da tempo un incontro con il commissario alla sanità laziale, Filippo Palumbo al fine di assicurare la sopravvivenza di un servizio essenziale.
Fino a oggi non abbiamo ottenuto risposta e di fronte al concreto rischio di paralisi del reparto di neuropsichiatria infantile sono pronto a presentare un esposto per interruzione di pubblico servizio.
Ivano Peduzzi
Consigliere regionale di Rifondazione comunista, candidato nella lista di Rivoluzione civile