
Enrico Letta
“Il governo può durare fino al 2018″.
E’ l’auspicio del presidente del Consiglio Enrico Letta. La prova del nove saranno le riforme che dovranno essere portate a termine.
“Il governo può durare tutta la legislatura: quattro anni e dieci mesi. Perché no?”, ha risposto il premier alla domanda di Lili Gruber durante la trasmissione Otto e mezzo.
Il presidente del Consiglio, quindi, si dice ottimista. Anche se avverte. “Se non c’è il risultato definitivo, ne trarrò le conseguenze”. Le priorità dell’esecutivo sono la lotta alla disoccupazione giovanile e l’alleggerimento della pressione fiscale necessarie a far ripartire l’economia.
Un altro obiettivo è quello della riforma elettorale. “Per questo stiamo correndo, affinché non si voti più con il Porcellum – ha detto -. Anche se questo l’hanno detto tutti”.
Letta, in riferimento alle dichiarazioni di Berlusconi sulla “pacificazione e la fine della guerra civile” ha giudicato “un po’ forte l’analisi del Cavaliere secondo cui il governo di larghe intese è la fine di una guerra civile.
E tiene ferme le differenze forti e marcate tra Pd e Pdl, sostenendo comunque che questa esperienza è molto importante per ricostituire la praticabilità del campo e se faremo un buon lavoro la democrazia italiana tornerà ad essere una democrazia matura“.