- “Il mio amico ha apprezzato molto la tua amichetta. Vi voleva invitare in barca a Ponza, ma per il week end siamo già in quindici”.
Recita così uno dei tanti sms inviati a una delle baby prostitute dei Parioli dal commercialista Riccardo Sbarra, uno dei cinque arrestati nell’operazione “Ninfa”.
Messaggi pesanti molto simili ad altri intercettati nel corso delle indagini dai carabinieri. “Tu mi piaci, hai amichette giovani e io adoro le lolitine”, recita un altro messaggio inviato da Sbarra.
Un giro sconvolgente di prostituzione minorile nel quale sono finite le due minorenni dopo aver conosciuto in rete gli arrestati che gestivano il tutto.
Alcuni dei clienti delle baby prostitute sono stati perquisiti dagli inquirenti per rapporti sessuali con minorenni e a pagamento. Al momento delle perquisizioni la risposta è stata spesso stessa: “Non sapevo che fossero minorenni”.
Ma tra alcuni clienti qualcuno si era accorto che le ragazzine non avevano più di 17 anni. “Ha detto che sono troppo piccola” avrebbe dichiarato una delle due lolite durante l’interrogatorio.
Le indagini si spostano, quindi, anche sulle schede sim che erano state consegnate alle baby prostitute. I relativi numeri erano stati pubblicati su bakecaincontri.com. Attraverso questo indizio si potrebbe risalire a numeri telefonici di clienti non ancora identificati.