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L'opinione di Oreste Massolo

Presentazione delle liste? Ecco il prossimo disegno di legge

di Oreste Massolo
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Sono in grado di anticipare i principali contenuti di un prossimo e innovativo disegno di legge che il governo presenterà al parlamento, subito dopo le elezioni regionali di marzo.

Muovendo dalla premessa che il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge, come stabilisce l’articolo 48 della Costituzione e deprecati i pesanti e inaccettabili tentativi da parte di ben individuate “toghe rosse” e da parte di comunisti e radicali di impedire al popolo delle libertà, con pretesti e cavilli risibili, il diritto di partecipare alla prossima consultazione regionale, tentativi sventati dalla pronta e risoluta iniziativa del governo, il consiglio dei ministri vuole procedere a una netta semplificazione delle procedure in vigore.

Queste le innovazioni più significative.

Per il Lazio:
a) Provincia di Roma:
1) le liste dei candidati dovranno essere presentate presso la presidenza del consiglio dei ministri;
b) per le altre Province:
le liste dei candidati dovranno essere presentate presso la Prefettura alla presenza di un parlamentare della maggioranza appositamente delegato dal consiglio dei ministri;

c) nelle altre Regioni le liste saranno presentate presso le Prefetture di ogni Provincia sempre alla presenza di un parlamentare della maggioranza;
d) per i partiti presenti in parlamento non sono necessarie formalità;
e) per nuove liste servono da cinquanta a cento presentatori a seconda si tratti di circoscrizione provinciale o circoscrizione comprendende il capoluogo di Regione.
Per la consegna delle liste occorre prendere appuntamento telefonico; in caso di ritardo sarà sufficiente presentare ricevuta rilasciata dall’autista del taxi dalla quale risulti l’ora e la data.

Il governo ritiene che con tale disegno di legge, da migliorare in sede di approvazione anche con il contributo dell’opposizione, di aver reso effettivo il diritto di voto di ogni cittadino, diritto non più condizionato da intralci burocratici sollevati solo nei confronti dell’attuale maggioranza.

Oreste Massolo

8 marzo, 2010 - 17.53