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Caso Claps - L'unico indagato per l'omicidio della ragazza di Potenza ha affermato la sua estraneità ai fatti

Restivo: “Io non c’entro”

<p>Polizia</p>

Polizia

“Io non c’entro”. Afferma di essere completamente estraneo alla vicenda di Elisa Claps, Danilo Restivo, unico indagato per l’omicidio della ragazza, il cui cadavere è stato ritrovato a Potenza 17 anni dopo la scomparsa.

Nel corso di un’intervista tramite i suoi difensori, Stefania e Mario Marinelli, l’uomo ha confermato di non sapere nulla delle circostanze della morte della giovane. “Spero – ha aggiunto – che le indagini proseguano per scagionarmi, non temo l’arresto”.

Restivo ha confermato che quel 12 settembre 1993 si ferì ad una mano “cadendo in un cantiere di una scala mobile allora in costruzione”.

Nella vicenda di Elisa Claps, Danilo Restivo, da anni indagato dalla magistratura di Salerno per omicidio volontario della ragazza, ”ha rivestito un ruolo, se non di protagonista, certamente di persona che avrebbe potuto e dovuto offrire una corretta informazione agli organi di polizia e al magistrato inquirente dei fatti e delle circostanze a sua conoscenza”.

Queste le parole scritte dieci anni fa dai giudici della corte di appello di Potenza nella motivazione della sentenza con la quale il 28 gennaio 1998 lo stesso Restivo è stato condannato a due anni e otto mesi di reclusione (in primo grado gli erano stati inflitti nove mesi) per aver reso false dichiarazioni al pubblico ministero nel corso dell’inchiesta sulla scomparsa della studentessa potentina.

Ora, dopo il ritrovamento del cadavere di Elisa, il caso si apre di nuovo.

19 marzo, 2010 - 10.08