“Spesa farmaceutica diminuita dell’8,54%”
Riceviamo e pubblichiamo – Una cosa è certa: la spesa farmaceutica del Lazio, fuori controllo negli anni di governo del centrodestra, ha cominciato a diminuire a partire dal 2006.
Ciò è stato possibile grazie all’introduzione di alcune importanti misure di controllo e contenimento come l’indice di appropriatezza per i medici prescrittori; il rafforzamento dei compiti delle commissioni distrettuali per l’appropriatezza; l’annullamento delle fustelle delle ricette; la distribuzione del primo ciclo di terapia per i pazienti dimessi dagli ospedali; ma, soprattutto, la distribuzione diretta e “in nome e per conto” dei farmaci più costosi (come previsto appunto dal decreto 405 del 2001), attivata da questa giunta per consentire la distribuzione di farmaci a prezzi vantaggiosi in quanto contrattati direttamente con le industrie, e comunque con sconti maggiori di quelli previsti per legge.
Tutto ciò è frutto di un lavoro costante portato avanti in questi anni insieme a tutti gli attori del sistema: medici, associazioni dei malati, distributori e produttori.
Abbiamo dovuto affrontare resistenze, e in alcuni casi anche ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, da parte di chi, proprio negli anni di governo del centrodestra, aveva tratto vantaggio dalla mancanza di controllo da parte dell’istituzione regionale. I risultati parlano chiaro: negli anni 2004-2008 la spesa netta annua è passata da 1.471.310.987 di euro del 2004 a 1.345.656.201 di euro del 2008, con una diminuzione dell’8,54 per cento confermata dai dati del Cosisan, il sistema regionale di monitoraggio e controllo della spesa farmaceutica.
Augusto Battaglia
Consigliere Pd, candidato alle elezioni regionali