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Politica -Dibattito televisivo tra le candidate alla presidenza della Regione Lazio

Bonino-Polverini: duello su sanità e aborto

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Secondo confronto Polverini-Bonino.

Lo scontro inizia sul presidente del consiglio Berlusconi e sulla sua intromissione in campagna elettorale. “Generalmente il governo ne sta fuori – dice la Bonino -. Le elezioni non sono un referendum sul governo”.

Poi si passa al deficit sanitario. La Polverini è la prima a prendere la parola: “La sanità è malata e appena sarò eletta dovrò occuparmene. Ho visitato oltre 40 ospedali. Due i problemi: le liste d’attesa e i tagli indiscriminati fatti dalla giunta di centrosinistra”. Ma la Bonino torna all’attacco: “Il debito era di 10 miliardi, ereditato in parte da Badaloni e duplicato dalla giunta Storace”. 

Su una cosa, tuttavia, entrambe concordano: la riduzione dell’imposizione fiscale nel Lazio non sarà possibile fino a quando non sarà stato azzerato il debito sanitario. La Polverini promette di farlo in tre anni, nel frattempo garantisce incentivi e aiuti come il quoziente familiare. La Bonino invece ricorda le proprie priorità: la Roma-Latina, il porto di Civitavecchia e la ferrovia Roma-Viterbo.

Immancabile lo scontro sull’appello di monsignor Bagnasco a sostenere chi difende la vita. “L’aborto non è competenza regionale, e questo dovrebbe saperlo anche il signor Bagnasco, il suo intervento da questo punto di vista è abbastanza…scontato. A ogni elezione è così – tuona Emma Bonino -. La legge 194 è una legge votata dall’80% degli italiani che promuove la libera scelta e la maternità responsabile, e credo che quell’80% sia in gran parte costituito da cattolici. Ho trovato dunque questo intervento fuori posto in un dibattito politico-elettorale”.

Diplomatica la replica della Polverini: “La Chiesa è una fonte talmente autorevole che non si può commentare perché altrimenti si rischia una strumentalizzazione. Io ho un profilo assolutamente chiaro, ho da sempre sostenuto quali sono i miei valori di riferimento, che sono il rispetto della vita, il ruolo che voglio assegnare alla famiglia anche attraverso una politica concreta di intervento per aiutare quel nucleo che io considero il nucleo fondante della società”.

E i gay? La Polverini affonda: “Credo che alla base dei matrimoni ci sia la diversità dei sessi”.

L’ultimo scontro è su precari e lavoro. La Polverini promette la stabilizzazione e la Bonino chiude: “Ma che stabilizzi… Non si può fare, non si può fare. Ma guarda che sei buffa…”

 

24 marzo, 2010 - 11.04