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Rimini -Lo ha detto il segretario nazionale di Cgil Guglielmo Epifani al congresso

“L’Ue doveva fronteggiare la crisi prima”

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Al congresso della Cgil di Rimini si parla anche anche della crisi dell’euro e della Grecia.

“Possibile che la politica, gli stati non abbiano mai la capacità di prevenire per consentire all’Europa di fronteggiare gli attacchi speculativi e non di correre sempre quando il tetto si è sfondato?”.

Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, parlando della crisi della Grecia nella relazione conclusiva del Congresso dell’organizzazione sindacale. “Questo sarà ricordato come il congresso della e nella crisi del paese. Il primo giorno lo sciopero in Grecia, nell’ultimo i capi dei governo dell’Unione che hanno dovuto fronteggiare un’ondata speculativa così forte”.

“L’Unione europea si è riunita in tutta fretta quando ha capito che stava arrivando una tempesta, ma possiamo andare avanti sempre in questo modo? – ha domandato Epifani -. Perché non hanno fatto prima le cose di cui c’era bisogno? Il cancelliere tedesco ha traccheggiato per due settimane, quando era chiaro che sarebbe arrivata la speculazione finanziaria”.

“Alla Cisl e alla Uil va il rispetto della Cgil perché rappresentano milioni di lavoratori. Pretendiamo analogo rispetto per le scelte che abbiamo fatto. Non abbiamo fatto sconti a Cisl e Uil rispetto alle loro responsabilità – ha aggiunto il numero uno della Cgil – ma dobbiamo assumerci le nostre di responsabilità e affermare la nostra capacità di stare in campo, naturalmente con rigore”.

L’allusione di Epifani è al momento iniziale del congresso, quando i leader di Cisl e Uil erano stati accolti da fischi.

Sulla contrattazione, invece, Epifani ha ribadito di non voler stare nell’angolo: “Per una forza troppo grande per restare nell’angolo e troppo orgogliosa per essere subalterna, non restava altra strada che quella della riconquista immediata di ciò che l’accordo separato aveva provato a negarci”.

8 maggio, 2010 - 18.30