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Cronaca -Sarah Scazzi - I sospetti del gip

“Forse qualcun altro sapeva”

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Ieri il gip di Taranto, Martino Rosati, ha sollevato il dubbio che Michele Misseri stia coprendo qualcuno. Forse la moglie o la figlia.

Nel giorno della conferma del fermo di Misseri per omicidio, occultamento e vilipendio di cadavere, il giudice parla di una “ricostruzione nebulosa”, che necessiterà di altre indagini.

L’inchiesta potrebbe essere solo appena iniziata.

“E’ necessario che venga isolato, che non parli con i suoi familiari, perché sarebbe elevatissimo il rischio di concertazione di difese posticce e fuorvianti”.

Secondo il gip c’è da chiedersi come mai Sarah, che aveva un appuntamento con la cugina Sabrina, anziché cercarla in casa, sia entrata nel garage dello zio. E soprattutto come sia possibile che la moglie e la figlia di Misseri, presenti in casa e quindi poco distanti dal garage, non abbiano visto o sentito niente nel silenzio di quel pomeriggio.

Dubbi che sembrerebbero essere confermati anche dalle parole dell’avvocato dello stesso Misseri, che ipotizza persino che “non sia stato lui a commettere l’omicidio ma semmai a occultare il cadavere”. Nella sua confessione infatti, lo zio di Sarah sarebbe stato molto preciso nel descrivere l’occultamento del cadavere, ma più tentennante per ciò che riguarda l’omicidio.

Nell’interrogatorio di ieri, Misseri avrebbe aggiunto dei particolari inquietanti. “Sarah – si legge – era in compagnia della cugina Sabrina, che poi si è allontanata, quando Misseri avrebbe allungato una mano sul gluteo della nipote palpandolo con una certa insistenza e suscitando la reazione della ragazzina che gli avrebbe detto “certe cose, non si fanno”.

L’omicida avrebbe poi ricostruito quel pomeriggio del 26 agosto. “Sarah l’ha chiamato – scrive il giudice -, non è ancora perfettamente chiaro in che termini, e l’uomo ha tentato un approccio sessuale poggiando una mano sul pube. Sarah non ha gradito, ha voltato le spalle ed è andata via. Allora Misseri ha aggredito la ragazza con una corda, gliel’ha stretta attorno al collo per cinque-sei minuti finché la ragazzina si è accasciata al suolo senza riuscire a emettere alcun urlo o gemito. Sarah stringeva nelle mani il suo telefono cellulare che è squillato e le è quindi sfuggito, cadendo per terra e perdendo la batteria”.

Misseri ha coperto con del cartone il corpo morto della ragazza. Poi ha preso l’auto e ha caricato il cadavere nel bagagliaio. E’ uscito dal centro abitato, raggiungendo le campagne di Avetrana. Ha trascinato fuori il cadavere, lo ha spogliato e lo ha violentato. Infine, ha gettato il corpo in un pozzo.

9 ottobre, 2010 - 11.36