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Giustizia -Arriva che il sì dei finiani

Il lodo Alfano sarà retroattivo

<p>Angelino Alfano</p>

Angelino Alfano

Il Lodo Alfano sarà retrattivo. Sì anche dei finiani.

Con 15 voti a favore e 7 contrari è stato approvato, nella Commissione Affari Costituzionali, l’emendamento del Lodo con cui “i processi nei confronti del presidente della Repubblica o del presidente del Consiglio, anche relativi a fatti antecedenti l’assunzione della carica, possono essere sospesi con deliberazione parlamentare”.

I sì sono giunti dai 13 senatori del Popolo della libertà e della Lega Nord, più il senatore finiano Maurizio Saia e un senatore del Movimento per l’Autonomia. Dalla “retroattività” – prevista dall’emendamento proposto da Carlo Vizzini (Pdl) – sono dunque esclusi i Ministri.

Centrosinistra all’attacco – L’opposizione, che compatta ha votato “no”, ha affermato che con oggi “si è creato un mostro giuridico”. Il segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani ha commentato: “Viaggiamo ai limiti dell’assurdo. Credo che sia indecoroso e vergognoso pensare di procedere alla soluzione per via parlamentare e costituzionale.

Daremo battaglia con tutte le forze che abbiamo”. Durissimo anche il capogruppo del Pd al Senato Dario Franceschini: “Non ci stupisce, la norma era fatta per quello. E’ una vergogna, ora devono spiegarlo al Paese”, ha sentenziato.

Secondo il senatore dell’Italia dei valori Francesco ‘Pancho’ Pardi, “così si prepara la strada dell’immunità per Berlusconi se andrà al Quirinale”. La senatrice del Pd Silvia Della Monica ha contestato il voto di oggi dicendo: “Non si è mai vista una Costituzione che stabilisca come anche chi è sottoposto a procedimento penale possa diventare presidente del Consiglio o presidente della Repubblica. In questo modo anche chi è agli arresti domiciliari o in carcere potrà candidarsi al Colle o a Palazzo Chigi”.

Le votazioni sul Lodo Alfano riprenderanno, in Commissione, alle 15 di mercoledì. Sono da esaminare circa 100 ddl, tra cui alcuni firmati sempre da Vizzini.

19 ottobre, 2010 - 18.39