Giustizia, Berlusconi accelera
Silvio Berlusconi
Berlusconi accelera sulla giustizia.
Nella giornata di ieri, il premier avrebbe dichiarato che la riforma sarebbe praticamente ultimata e già la settimana prossima potrebbe essere presentata al consiglio dei ministri.
Il contenuto della riforma, annuncia Berusconi, è stato in realtà già illustrato approfonditamente alle altre forze politiche in Parlamento, al fine di chiudere definitivamente i giochi e trovare l’accordo.
Sui motivi di quest’improvvisa accelerazione, si accettano scommesse.
Per alcuni, la spinta sulla giustizia è solo un modo come un altro di fare pressing sul ministro Alfano.
Altri, invece, insinuano che Berlusconi sia deciso ad approfittare della congiuntura favorevole con i finiani per strappare loro un altro sì, dopo quello alla retroattività per il lodo Alfano (già ribattezzato da qualcuno lodo AlFini). Una decisione che ha fatto discutere, anche all’interno dello stesso gruppo Fli.
Fini si era mostrato fermo nel suo appoggio alla norma della retroattività, definita da Giulia Bongiorno “l’essenza del provvedimento”. Di diverso avviso è, invece, Fabio Granata, finiano convinto, che però non ha gradito il sì dell’altro giorno. A detta sua, infatti, il Fli non avrebbe fatto una bella figura accettando il blocco anche di quei processi cominciati prima dell’assunzione degli incarichi istituzionali. Sulla legalità e sulla giustizia, Futuro e libertà si gioca una partita importante e il sì alla retroattività disorienta gli elettori. Passi il lodo, insomma. Ma, ammonisce Granata, da questo momento in poi niente più passi falsi, pena la credibilità del nascente partito.