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Wikileaks pubblica i documenti dell'orrore sul conflitto, cinque volte più sanguinoso di quello afghano

Guerra in Iraq, un bagno di sangue

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Guerra in Iraq, un bagno di sangue.

Il conflitto iracheno è stato una carneficina. Con un numero di morti superiore di ben cinque volte a quello delle vittime in Afghanistan.
E’ quanto dichiarato da Julian Assange, fondatore del sito Wikileaks, che ha pubblicato i 400mila documenti sull’orrore della campagna militare in Iraq.

Intervistato dalla Cnn, Assange ha affermato che quello in Iraq è stato un vero e proprio sterminio. Di gran lunga più sanguinoso del conflitto in Afghanistan. Lo dimostrano alcuni documenti riservati Usa.

“Qui – ha spiegato Assange – vengono mostrati sei anni di conflitto con dettagli provenienti dal terreno: le truppe sul posto, i loro rapporti, quello che vedevano, dicevano, facevano. Parliamo di un numero di morti cinque volte più alto in Iraq. Un vero bagno di sangue rispetto all’Afghanistan”.

I morti, dal 2003 al 2009, sarebbero 285mila, di cui oltre 109mila registrati come morti violente.

Secondo Assange, questi documenti sono la prova che la coalizione guidata dagli Stati Uniti ha commesso crimini di guerra. Le forze americane, a detta di Assange, non avrebbero fatto nulla per fermare le torture inflitte dalle forze irachene ai prigionieri. Torture delle quali, pure, erano a conoscenza.

23 ottobre, 2010 - 11.38