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Politica - Scrosci di applausi per Vendola al congresso fondativo di Sel

Adesso dobbiamo vincere bene

<p> Nichi Vendola</p>

Nichi Vendola

“Più sinistra per vincere”.

Nichi Vendola scalda la platea del congresso fondativo di Sinistra ecologia e libertà, in corso a Firenze.

“Non possiamo perdere bene tutte le battaglie, adesso dobbiamo vincere bene – ha detto il leader Sel -. La sinistra si è persa perché aveva paura di vincere”. Tanto è bastato per dare il via a una prima standing ovation di diversi minuti.

Vendola ha parlato per oltre due ore, di fronte a un uditorio attento, numeroso (1450 i delegati provenienti da tutta Italia) e prodigo di applausi.

Il leader di Sel ha elencato i mali dell’Italia. Tra questi, sicuramente il berlusconismo, ma anche la politica economica del ministro Tremonti, “che ha portato allo sfascio della scuola, della ricerca, dell’università”.

Vendola si è detto disponibile a un serio confronto con il numero uno dell’Udc Pierferdinando Casini, “per parlare insieme di quelle persone che hanno partecipato al family day e che oggi si trovano ad aver subito la politica economica di questo governo che accusa i precari di essere precari”.

Porte aperte anche a Di Pietro, “con cui condividiamo le lotte per la legalità, evitando derive giustizialiste”.

Quanto alla questione primarie, Vendola non le ritiene “una civetteria”. “Le primarie sono la politica che torna al pubblico come un bene comune”, ha detto, in conclusione Vendola, conquistando definitivamente il pubblico.

Tra la platea, in prima fila, Bertinotti, Diliberto, Mussi e Giordano. Mancava, invece, tutta la classe dirigente del Pd. Da Bersani a D’Alema. Gli stessi ai quali Vendola pone un interrogativo: “La sinistra è un impedimento alla vittoria? O l’Italia ha bisogno della sinistra per uscire dallo smarrimento in cui si trova?”.

23 ottobre, 2010 - 13.06