Lodo Alfano, tutto in bilico
Lodo Alfano, c’è chi frena e chi vuole andare avanti.
“Certo che andiamo avanti – dice Vizzini, presidente della commissione Affari costituzionali -. E’ una legge di iniziativa parlamentare di rango costituzionale e quindi non è nella disponibilità del governo e del presidente del consiglio accantonarla o mandarla avanti”.
Anche se pare che il premier Berlusconi sia più cauto o comunque vada avanti a rilento sulla questione.
Quanto alle dichiarazioni di alcuni esponenti del Fli che vogliono fermare il Lodo, Vizzini ricorda che “ogni forza politica ha le sue curve degli ultrà, ma rimango fermo alle dichiarazioni ufficiali e pubbliche del premier e finora non mi risulta che abbia confermato quello che leggo sui giornali”.
E’ mai possibile che il capo della maggioranza voglia bloccare il Lodo perché dice di non sapere cosa farsene mentre la stessa maggioranza tira dritto a dispetto? E’ chiaramente un gioco delle parti. Un modo per Berlusconi per rispondere in maniera nervosa al capo dello Stato che chiede modifiche e lo fa nella maniera irrituale, dicono i berlusconiani, con una lettera al presidente della commissione Affari costituzionali.
Un modo per il centrodestra di confermare la necessità di uno scudo per chi riveste la carica di primo ministro e capo dello Stato. Ma il Cavaliere sembra non temere nulla. “Tanto io verrò assolto e confido che la Corte Costituzionale non boccerà il legittimo impedimento”, va dicendo in questo periodo.
Per Berlusconi tratta del “solito gioco” dell’opposizione. “Ma devono essere loro a fare la mossa sbagliata – ha concluso il premier -. Io vado avanti con il programma di governo”.