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Politica -Fini a Letta dopo un tentativo di mediazione

“No al Berlusconi bis”

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Gianfranco Fini

Gianni Letta tenta l’estrema trattativa con Gianfranco Fini.

Una mossa concordata poco prima con Silvio Berlusconi in partenza per il G20 di Seul.

“Se si tratta di fare una crisi pilotata, solo un passaggio rapido al Quirinale e una compagine governativa rinnovata – queste le condizioni dettata dal Cavaliere al suo braccio destro – allora se ne può parlare”.

“Ma di che stai parlando? Questa – lo ha rimbrottato – è una cosa che non sta né in cielo né in terra. Io non posso fare tutto questo per due ministeri in più”. Fini vuole la “svolta”. Un nuovo equilibrio nella politica italiana. E, infatti, l’unica ipotesi che i finiani prendono in considerazione per ricucire con “questo centrodestra”, è il “passo indietro del Cavaliere”.

Un concetto che il leader di Futuro e Libertà ha ripetuto ai suoi fedelissimi: “È chiaro, che se il nuovo governo fosse presieduto da un altro, da Tremonti, da Maroni, da Letta o da Alfano, tutto cambierebbe. Sarebbe un’altra partita”.

Un’opzione, però, inaccettabile per il presidente del consiglio. Non a caso il suo sottosegretario l’ha deliberatamente scartata in anticipo: “È chiaro – ha spiegato a Fini – che il capo del governo sarebbe Silvio. Lui non ha alcuna intenzione di ritirarsi. Su questo nessuna trattativa è possibile”.

Il rapporto tra Letta e Fini, anche in questa fase di maggior attrito nel centrodestra, è sempre scivolato sui binari della cordialità. E anche stavolta il clima tra i due è rimasto privo di ostilità. Tanto che lo stesso sottosegretario, di fronte alle argomentazioni esposte si è limitato a dire sconsolato: “Me ne rendo conto”.

“Io però – ha fatto sapere Berlusconi – vado avanti comunque. aspetto la sfiducia”. Sebbene il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si aspetti un passaggio sul Colle da parte del premier dopo l’addio dei finiani. E ieri, durante il Consiglio Supremo di difesa, non ha nascosto di voler mantenere una linea di totale equidistanza in vista dell’apertura della crisi: ha evitato con cura di parlare con il capo del governo della situazione politica.

11 novembre, 2010 - 11.51