Economia, l’Italia è deludente

Economia, l’Italia è deludente.
Dopo l’ultima analisi di Confindustria il quadro generale del Paese non è affatto roseo.
Le stime del Pil prevedono una crescita del +1% nel 2010 (rivisto dal +1,2%) ed al +1,1% nel 2011 (dal +1,3%).
Secondo gli economisti il confronto con la Germania è impietoso anche perchéil “miracolo” tedesco è frutto di mutamenti strutturali che in Italia non ci sono.
“La frenata estiva e autunnale è stata decisamente più netta dell’atteso e il 2010 si chiude con produzione industriale e Pil quasi stagnanti – si legge nel rapporto -. La malattia della lenta crescita non è mai stata vinta, come la migliorata dinamica della produttività nel 2006 e nel 2007 aveva lasciato sperare”.
Con la crisi, dal primo trimestre 2008 al terzo trimestre 2010, il numero degli occupati in Italia è diminuito di 540mila, senza contare le ore di Cig che hanno un impatto pari a 480mila unità di lavoro.
Il tasso di disoccupazione toccherà il 9% nel quarto trimestre 2011, e inizierà a scendere molto gradualmente nel corso del 2012. Il numero dei disoccupati è ad ottobre 2010 più del doppio rispetto ad aprile 2007.
Secondo gli esperti si uscirà dalla crisi non prima del 2015.