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Consiglio regionale del Lazio- Attraverso un tavolo interistituzionale

Ostello di Roma, ok da commissione per risoluzione

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- Una risoluzione che impegna il Presidente della Regione e la Giunta a risolvere il problema della chiusura dell’ostello di Roma attraverso l’istituzione di un tavolo interistituzionale e di ogni altro atto idoneo allo scopo.

E’ quanto deciso all’unanimità nella seduta odierna dalla Commissione Sviluppo economico, innovazione, ricerca e turismo, presieduta da Giancarlo Miele (Pdl), che ne predisporrà un’altra da far votare al Consiglio tutto.

Gestito dalla Aig (Associazione Italiana Alberghi della Gioventù), Ente Morale, Assistenziale e di Promozione Sociale senza finalità di lucro, l’ostello ha dovuto chiudere lo scorso gennaio in quanto era venuto già da tempo a scadenza il contratto di concessione.

Sito nel complesso del Foro Italico, la struttura è stata quindi riconsegnata al Coni Servizi spa, società usufruttuaria di tutti gli impianti alla base di Monte Mario di proprietà demaniale. Quello del Foro Italico era l’unico ostello romano della Federazione Internazionale degli Ostelli della Gioventù (HI – Hostelling International), massimo organismo mondiale per la ricettività dei giovani.

Su proposta del vice presidente Mario Mei (Api), accolta da tutti i commissari, verranno poi convocati il Comune di Roma, il Coni Servizi e l’Agenzia del Demanio. “L’AIG può addirittura acquisire i beni confiscati alla mafia – ha spiegato Miele – è quindi evidente che non possono essere messi sullo stesso piano gli ostelli privati con l’attività meritoria di promozione sociale dell’associazione”.

“E’ innegabile riconoscere la responsabilità del Comune di Roma che non ha trovato un’alternativa alla chiusura – ha detto la consigliera Chiara Colosimo (Pdl) –. Inoltre si apre un altro problema: cosa il Coni vuole fare dentro quello stabile. Il nostro compito è anche vigilare sulla destinazione d’uso”.

Alla seduta erano presenti Nicola Illuzzi (Lista Polverini), Claudio Mancini (Pd), Luciano Romanzi (Psi) e Pietro Sbardella (Udc).

8 febbraio, 2011 - 18.47