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Politica -Silvio Berlusconi interviene al congresso dei Cristiani riformisti

Finché ci siamo noi, mai coppie gay

</p> <p>Silvio Berlusconi</p>

Silvio Berlusconi

No alle famiglie gay.

Silvio Berlusconi è interventuto questa mattina al congresso dei Cristiani riformisti, per sottolineare il suo impegno e quello del governo nella difesa della famiglia cristiana.

“Finché governeremo noi non ci sarà mai un’equiparazione tra le coppie gay e la famiglia tradizionale, così come non saranno mai possibili le adozioni di bambini per le coppie omosessuali”.

Così il presidente del Consiglio si è pronunciato sui matrimoni gay, aggiungendo anche che non saranno possibili le adozioni per i single.

Poi un duro attacco alla scuola pubblica. “Libertà – continua il presidente – vuol dire anche avere la possibilità di educare i propri figli liberamente, e liberamente vuol dire non essere costretti a mandarli in una scuola pubblica, dove ci sono degli insegnanti che vogliono inculcare principi che contrastano con quelli dei genitori”.

Non manca un accenno al bunga bunga. “Vi inviterei tutti – ha detto-, ma rimarreste delusi”. Ed ha spiegato che i giornali descrivono una situazione che non corrisponde alla realtà, che invece sarebbe fatta di serate all’insegna del buon gusto e dell’eleganza, in una casa, la sua, in cui non avviene nulla “che non sia moralmente a posto”.

Torna a parlare delle riforme, che sarebbero già state varate se “Fli non avesse ostacolato l’azione di governo”. Avanti quindi con legge sulle intercettazioni, che nei progetti del premier ha la massima priorità, visto che “non c’è libertà in un paese in cui appena si alza la cornetta del telefono altre persone ascoltano, e dove le persone possono essere manipolate”.

E scongiura il rischio di elezioni anticipate, assicurando che il governo andrà avanti con le riforme fino al 2013, per tutta la durata della legislatura.

26 febbraio, 2011 - 19.03