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Cronaca - Era appeso in una casa abbandonata - Arrestate due persone del comando salafita

Ritrovato il corpo di Vittorio Arrigoni

<p>Vittorio Arrigoni</p>

Vittorio Arrigoni

Ritrovato il corpo di Vittorio Arrigoni.

Il cooperante italiano, rapito giovedì a Gaza City, è stato ucciso. Il corpo senza vita è stato ritrovato in un appartamento della stessa città dai miliziani di Hamas al termine di un blitz condotto nel cuore della notte. Era appeso in una casa abbandonata.

Inizialmente si era appreso che il cooperante italiano fosse stato soffocato.

I rapitori dell’attivista filopalestinese, un commando estremista di un gruppo islamico salafita vicino ad Al Qaeda, non hanno, dunque, nemmeno rispettato l’ultimatum di trenta ore.

Arrigoni, in base a quanto si apprende, “è stato impiccato” dai suoi rapitori. Lo ha riferito l’ufficio stampa di Hamas.

In un comunicato il movimento di resistenza islamico ha denunciato “il criminale sequestro e omicidio di un attivista italiano per la solidarietà”.

La polizia di Gaza City ha comunicato di aver arrestato due persone e di starne cercando una terza. Gli incontri organizzati a Roma e MIlano per chiedere la liberazione del volontario non sono state annullate. Si svolgeranno ugualmente per ricordare il pacifista e le cause per le quali combatteva.

Sono state anche diffuse le immagini che mostrano i momenti della morte del volontario. Nel video, il cui sonoro è coperto da una musica, Arrigoni appare bendato, indosserebbe una maglietta nera, avrebbe il volto insanguinato e tumefatto e le mani probabilmente legate dietro la schiena.

Una mano lo tiene per i capelli mentre scorre un messaggio in lingua araba in cui si afferma che il cittadino italiano è un’attivista arrivato a Gaza con dei barconi di solidarietà che trasporatvano aiuti umanitari. Al termine del filmato scorrono delle scritte in arabo che riportano la data di oggi e che accusano l’Italia ed Hamas.

15 aprile, 2011 - 10.41