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Egitto - La minoranza cristiana in piazza

Protesta copti, oltre 20 morti

Essam Charaf

Essam Charaf

Cairo, oltre 20 morti nella protesta dei copti.

E’ finita nel sangue la protesta dei copti in Egitto. La minoranza cristiana era scesa in strada per manifestare contro il governatore della provincia di Assuan dove nei giorni scorsi era stata data alle fiamme una chiesa.

Nello scontro tra esercito e manifestanti i morti, in base all’ultimo bilancio, sarebbero 24 e con 174 feriti. Il governo ha stabilito nella notte il coprifuoco nei quartieri centrali del Cairo.

Le violenze sarebbero scoppiate, dopo che un gruppo di manifestanti hanno iniziato a lanciare pietre contro i militari schierati in assetto antisommossa davanti alla sede della tv di stato. Ma le ipotesi sull’origini delle scontro sono ancora contrastanti.

Secondo alcuni testimoni oculari, infatti, il corteo dei cristiani copti all’uscita dal quartiere Shubra sarebbe stato  attaccato con bottiglie molotov e lanci di pietre da teppisti e uomini che vengono indicati come baltageya, cioè teppaglia al soldo dei controrivoluzionari. A quel punto i copti avrebbero reagito e, circondati dalle forze di polizia, sarebbe iniziato lo scontro con cariche e lancio di lacrimogeni.

La situazione è peggiorata quando centinaia di persone hanno assalito e incendiato alcuni blindati militari.

“La nazione è in pericolo a seguito di questi eventi – ha detto il primo ministro egiziano Essam Charaf in un discorso trasmesso dalla televisione pubblica -. Questi eventi ci hanno riportato indietro invece di andare avanti per costruire uno Stato moderno su delle sane basi democratiche”. Charaf ha concluso esortando gli egiziani “alla coesione e all’unione”.

 

 

10 ottobre, 2011 - 9.48