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Poltica - Il premier intervistato su Rai Tre da Fabio Fazio fa il punto della situazione italiana

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“Abbiamo raggiunto la tranquillità”. Così ha sintetizzato il presidente del Consiglio sulla condizione del Paese durante l’intervista di Fabio Fazio a Rai Tre.

“La tranquillità nelle cose – ha detto Monti – l’abbiamo raggiunta. L’operazione di consolidamento dei conti che il governo ha proposto, il Parlamento votato e gli italiani responsabilmente accettato, è molto grossa anche in base agli standard europei e mette in sicurezza i conti pubblici, conseguendo l’obiettivo che il governo precedente aveva accettato cioè il raggiungimento del bilancio in pareggio nel 2013″.

È iniziato così il lungo intervento in cui il premier ha parlato di Europa e di crisi, ma anche di riforma del lavoro, di lotta all’evasione, di liberalizzazioni e di privatizzazione della Rai.

Poi il premier si è soffermato sulla questione dell’articolo 18. “Il nostro atteggiamento mentale è che niente deve essere tabù tra forze mature e civili come sono i sindacati, le forze produttive e il governo – ha detto Monti a proposito della eventuale riforma -. Il ministro Fornero sta tenendo incontri bilaterali con i leader sindacali per un metodo di dialogo con le parti sociali. La caratteristica sarà che muovendoci in materie dominate dal diritto del lavoro e da simboli anche importanti, abbiamo bisogno di lavoro per giovani e non di simboli”.

Il presidente del Consiglio rivendica “un’impostazione rivolta a vedere principi e soprattutto effetti economici sulla competività e per veri posti di lavoro”.

Riforma del lavoro. “Faremo la riforma del lavoro senza dogmi e senza dividere i sindacati, ma avendo come obiettivo solo l’ammodernamento del settore per avere più lavoro i giovani, ma lavoro vero e non sussidiato dalla mano pubblica”, ha detto Monti.

Infine il premier interviene anche sul tema della privatizzazione della Rai. “La Rai non è venuta come urgenza numero uno della mia attività per incombenze più urgenti e drammatiche – ha concluso -. La Rai è una forza del panorama culturale e civile italiano e credo che abbia anch’essa bisogno di passi in avanti”.

9 gennaio, 2012 - 10.48