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Sospensione del servizio in molte città italiane contro la liberalizzazione delle licenze

Tassisti, secondo giorno di proteste

TaxiTassisti, secondo giorno di proteste.

Ancora sul piede di guerra contro la liberalizzazione delle licenze allo studio del governo Monti. Anche oggi caos e disagi nelle maggiori città, dopo l’agitazione che ieri ha paralizzato viaggiatori e turisti: a Napoli piazza del Plebiscito è stata invasa tutto il giorno da taxi, a Roma proteste a Termini e a Fiumicino sono partite in serata.

Ieri nella capitale il fermo è stato pressoché totale e davanti a Palazzo Chigi si è tenuto un presidio mentre il governo era riunito per avviare l’esame del decreto che dovrebbe liberalizzare, oltre ad altri settori, anche quello dei taxi. La seduta del Consiglio dei ministri per il via libera al decreto sulle liberalizzazioni si terrà, secondo quanto si apprende, nel pomeriggio del 19 gennaio.

Non sono mancati momenti di tensione quando i manifestanti hanno notato alcuni colleghi che, invece di essere fermi, stavano circolando. Alcuni hanno gli urlato contro, e gli hanno lanciato contro oggetti. E’ stato anche divelto il numero della licenza da un taxi, e l’auto è stata presa a calci.

Per i passeggeri in arrivo all’aeroporto di Fiumicino non c’erano taxi. Gli unici, in numero assai limitato comunque, si vedevano solo nella zona partenze. Disagi soprattutto per i turisti stranieri, mentre molti passeggeri si sono organizzati avendo saputo dell’agitazione mentre altri, anche con l’aiuto di pattuglie della Municipale, sono stati smistati su mezzi alternativi come pullman e treno.

A Napoli, le auto bianche sono rimaste tutta la notte in assemblea a piazza del Plebiscito, con sospensione del servizio. Molte quelle rimasti parcheggiate di fronte al Palazzo Reale.

Anche a Milano è stato difficile trovare un taxi. Il servizio non è stato sospeso ma i tassisti hanno organizzato assemblee spontanee per discutere l’ipotesi del governo di liberalizzazione del servizio. Proprio a causa delle assemblee il numero delle auto in circolazione è inferiore, con maggiori disagi agli aeroporti e alla stazione Centrale.

Taxi fermi stamani anche a Trieste. All’uscita della stazione ferroviaria del capoluogo giuliano, le auto bianche erano parcheggiate e vuote, con un cartello “assemblea in corso” sul parabrezza.

14 gennaio, 2012 - 10.49