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Politica - Il ministro Corrado Passera annuncia le prossime tappe del piano su crescita e lavoro

“Liberalizzazioni, un gran lavoro di squadra”

Corrado Passera

Corrado Passera

“Liberalizzazioni, un gran lavoro di squadra”.

“La proposta è questa, e non può essere né annacquata, né snaturata. Ci sono proteste, ma sono convinto che il Paese capirà. Per questo contiamo anche in questo caso sul senso di responsabilità del Parlamento: c’è in gioco un bene comune superiore, che si chiama crescita sostenibile”.

Così il ministro dello Sviluppo, Corrado Passera sulle liberalizzazioni. “Non lo nego: sono molto soddisfatto, un gran lavoro di squadra. Venerdì è stata una bella giornata, per il governo e per l’Italia”. E annuncia le prossime tappe del piano su crescita e lavoro.

Abbiamo lavorato a fondo, con la voglia di ciascun ministro di contribuire anche alle proposte non di sua diretta pertinenza – continua -. Dopo il decreto Salva-Italia, che doveva fermare la caduta verso il baratro e convincere i mercati e l’Europa sulla nostra determinazione a perseguire il rigore finanziario, abbiamo avviato un grande piano per la crescita. Bisogna fare in modo che l’Italia si apra, come mercato e come società, in settori fino ad oggi rimasti chiusi: dall’energia ai servizi pubblici locali, dal commercio alle professioni. Bisogna dimostrare che questo Paese vuole sbloccare le sue tante paralisi e vuole imboccare il cammino delle riforme”.

Poi il ministro entra nel dettaglio. “Abbiamo messo in campo un disegno organico e strutturale – spiega -, che valorizza molto le liberalizzazioni, ma poi si estenderà a tutte le leve dello sviluppo: la riforma del mercato del lavoro e le semplificazioni, le infrastrutture con lo sblocco di altri 5 miliardi di lavori che portano il totale a 20 in meno di due mesi, i 6 miliardi di incentivi Ace e Irap per le imprese che investono e assumono, i 20 miliardi per il fondo di garanzia dei crediti alle pmi. Insomma, non misure estemporanee, ma un insieme di provvedimenti collegati che non si vedevano da tempo”.

22 gennaio, 2012 - 10.42