Unipol, Berlusconi rinviato a giudizio

Silvio Berlusconi
- Rinviato a giudizio Silvio Berlusconi a Milano dal gup Maria Grazia Domenico riguardo la fuga di notizie sull’intercettazione Fassino-Consorte che era stata pubblicata sul quotidiano Il Giornale.
I fatti risalgono ai tempi della scalata di Unipol alla Bnl.
Il Cavaliere si è difeso dall’accusa di rivelazione di ufficio affermando di non aver mai “ascoltato” l’intercettazione tra Piero Fassino, allora leader Ds e il numero uno di Unipol, Giovanni Consorte, altrimenti “me la sarei ricordata”.
La vicenda risale al 2005 quando sul quotidiano Il Giornale era stato pubblicato il testo della telefonata tra Consorte e Fassino.
Fassino, dal canto suo, è intenzionato a costituirsi parte civile per chiedere i danni nel processo.
“Questo è l’unico processo in Italia per questo reato” è la replica dell’avvocato difensore dell’ex premier, Niccolò Ghedini.
“Tutto come previsto – ha ironizzato Ghedini -. Adesso abbiamo perso il conto dei processi”. Il legale avrebbe parlato di “un altro bel colpo per la Procura di Milano” e ha aggiunto davanti al giudice che Berlusconi non avrebbe mai dato l’ordine di far pubblicare il testo dell’intercettazione sul Giornale.
Il Cavaliere, avrebbe spiegato ancora Ghedini, avrebbe sì ricevuto gli imprenditori Fabrizio Favata e Roberto Raffaelli ad Arcore, ma solo “come riceve e ha ricevuto altre centinaia di imprenditori”.
Favata era già stato condannato, con giudizio abbreviato, a due anni e quattro mesi per aver gettato discredito su Fassino.