“Fiorito ha indicato il possibile falsificatore”

Franco Fiorito all'uscita dalla procura
- Diffamazione e falso.
Sarebbero queste le ipotesi di reato a carico di Franco Fiorito (fotocronaca*documenti video).
Dopo l’inchiesta sullo scandalo dei conti del Pdl regionale, in cui Fiorito è indagato per peculato, l’ex capogruppo regionale del Popolo delle libertà è inquisito anche a Viterbo.
Il fascicolo è quello aperto dal pm Massimiliano Siddi e riguarda le fatture false con g
li importi delle spese sostenute dal gruppo regionale Pdl.
Questa mattina Fiorito è stato sentito per cinque ore dal pm Siddi. Stavolta non da testimone, come la scorsa settimana. Ma da indagato. Accompagnato, come sempre, dal suo avvocato Carlo Taormina. “Fiorito ha ribadito di non aver taroccato le fatture – dichiara il legale -. L’Ansa scrive il contrario. Ma a questo punto, possono dire quello che vogliono. Il mio cliente ha indicato al pm il possibile falsificatore”.
Resta l’evidente contraddizione tra quanto riferito dal giornalista viterbese Paolo Gianlorenzo, che dice di aver avuto le fatture da Fiorito, e l’ex capogruppo Pdl che smentisce di averlo mai incontrato e di avergliele fornite. Taormina assiste entrambi. Ma ha fiducia di poter continuare a farlo, senza alcun problema di incompatibilità. “Gianlorenzo chiarirà quello che ha detto al prossimo interrogatorio col dottor Siddi – afferma l’avvocato -. Non sappiamo ancora quando si terrà, ma abbiamo interesse a che si svolga il più presto possibile”.