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Politica -Lo ha dichiarato il ministro della Giustizia Angelino Alfano

“Puntiamo ad accelerare i processi”

<p> Angelino Alfano</p>

Angelino Alfano

“Puntiamo a ottenere risorse aggiuntive per la giustizia, affinché i 6 anni di durata del processo non siano un tempo chimera, ma un tempo ordinario”.

Lo ha dichiarato alla stampa il ministro della Giustizia Angelino Alfano, nel corso di un convegno sulla giustizia a Bologna.

Il ministro si è anche pronunciato sul ddl sul processo breve presentato al Senato.

“Come governo – ha detto il guardasigilli – valutiamo positivamente lo spirito del disegno di legge Gasparri-Quagliariello perché puntiamo ad accelerare i processi per tutti i cittadini.

Se fate il conto mediamente di due anni della durata di un’indagine – ha aggiunto – più i sei che questo ddl prevede per la celebrazione di un processo nelle sue varie fasi, arriviamo a otto anni. Ci sembra un tempo congruo perché società e cittadino possano sapere se l’imputato è innocente o colpevole”. 

Alfano ha anche detto di essersi messo a lavoro per fare una valutazione d’impatto del provvedimento per capire quale sarà il suo effetto nella realtà giudiziaria italiana.

“Però – ha poi spiegato – a prescindere dal risultato di questo nostro lavoro, va posto a paragone rispetto a un altro tema oggi vivo e vero che è quello delle prescrizioni che si verificano per l’infinita durata dei processi per una macchina organizzativa della giustizia che va fatta funzionare meglio”.

Il ministro della Giustizia ha inoltre ricordato che il consiglio dei ministri, ieri, 12 novembre, ha dato il via al disegno di legge sulla semplificazione che prevede un massiccio impiego di risorse e di mezzi relativo alla digitalizzazione per arrivare a far sì che la posta elettronica certificata diventi la comunicazione ordinaria tra i protagonisti del processo.

13 novembre, 2009 - 19.34