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I giornali che contano nel mondo

Il burro più antico ha cento anni

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Il burro più antico del mondo ha cento anni ed è stato ritrovato nella grotta antartica di Robert Scott.

Tra le notizie di apertura dell’edizione online del Times, la curiosità per cui il panetto di burro più antico del mondo sarebbe stato rinvenuto nella grotta antartica dell’esploratore Scott, usata come base delle sue spedizioni.

Il burro, originariamente dalla Nuova Zelanda, era stato ritrovato congelato nelle vicinanze della grotta. La scoperta avviene a cento anni dalla morte del capitano Scott. Nella grotta c’erano ripiani con cibo in scatola, vestiti e coperte che hanno offerto un’istantanea delle condizioni di vita di Scott e dei suoi uomini.

La neve caduta in questi anni, si legge, avrebbe preservato tutti gli oggetti congelandoli. I membri del Trust che stavano lavorando negli stabili vicino alla grotta hanno ritrovato i due panetti di burro congelati, accanto alle scatole vuote con il logo di una nota marca di quegli anni.

A breve verranno effettuate le analisi per individuare lo stato di quel burro, che, dalle testimonianze che si apprendono nell’articolo, emanerebbe un forte odore.


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L’espansione nucleare in Cina desta preoccupazioni.

Energia in primo piano nell’edizione online del New York Time di questa mattina 16 dicembre. Secondo quanto si apprende dall’articolo, la Cina si appresterebbe a costruire centrali nucleari per i prossimi dieci anni, contribuendo, così, al rallentamento del riscaldamento globale.

La Cina dispone già di di undici reattori in funzione, collocandosi tra i primi emettitori di gas responsabili del surriscaldamento globale. Nel paese la velocità del programma di costruzione delle centrali ha sollevato problemi di sicurezza.

La Cina, si legge, avrebbe chiesto aiuti internazionali per la formazione degli ispettori nucleari. L’ultimo paese a effettuare un’espansione nucleare con tale rapidità sono stati gli Stati Uniti a partire dal 1970.

Le preoccupazioni maggiori derivano dal fatto che le centrali verranno realizzate in prossimità di grandi città, esponendo così molte persone al rischio delle radiazioni in caso di incidenti.


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Albert Hung, uomo d’affari cinese, si appresta a divenire il secondo azionista dei Cleveland Cavaliers.

China Daily.com apre l’edizione di questa mattina con l’affare sportivo che vede Hung, collocarsi tra i grandi imprenditori del basket americano. L’ufficializzazione dell’operazione finanziaria, i cui dettagli dovrebbero essere definiti a fine anno, non è ancora stata data.

L’affare, si legge nell’articolo, ha contribuito a diffondere rapidamente la popolarità e l’interesse per il campionato di basket americano.


Questa mattina il quotidiano online Afrik.com, sull’attualità del Maghreb e dell’Africa nera, apre con la notizia dell’invio di una forza di protezione internazionale in Guinea.
La decisione è stata presa domenica scorsa al termine della nona sessione del Groupe international de contact sur la Guinée. E’ stato Mohamed Ibn Chambas, presidente della commissione della comunità economica degli stati africani dell’ovest (Cedeao), ad avanzare la proposta.
Il corpo militare dovrebbe assicurare protezione alla popolazione civile. Tuttavia, la sua eventuale presenza nel Paese sta già facendo discutere.
Il timore dell’economista Sidya Cissé, è che i soldati della forza internazionale possano scontrarsi con i militari guineani, a detrimento dei civili.
L’ex primo ministro Françoia Lounceny Fall, invece, si è detto favorevole alla proposta di Chambas, definendola come un “passo avanti significativo nell’avanzare del dialogo”.


Ieri sera, 15 dicembre, nove cittadini afghani sono stati fatti ritornare al loro paese d’origine, a bordo di un aereo britannico. La notizia compare, questa mattina, sulla versione online del quotidiano francese Le Monde.
I nove afghani sono tutti poco più che ventenni. I motivi che hanno portato all’espulsione sono ancora top-secret. Il ministro dell’Immigrazione Eric Besson ha dichiarato che saranno resi noti prossimamente.
Non è la prima volta che dei cittadini afghani vengono fatti salire su un aereo e riportati in Afghanistan.
L’ultima espulsione si è verificata alla fine dello scorso ottobre, quando 27 afghani irregolari sono stati portati a Kabul, con un volo congiunto affrettato da Parigi e Londra. Un’operazione che ha suscitato uno stuolo di polemiche, soprattutto a sinistra e tra le associazioni in difesa degli immigrati.

 

16 dicembre, 2009 - 12.32