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Cronaca -Enrico Letta dopo la precisazione del direttore del Giornale sull'estraneità di Boffo nelle vicende che hanno portato alle sue dimissioni

“Le scuse di Feltri non bastano”

“Le parole di Feltri di oggi sulla vicenda che ha portato poi alle dimissioni di Dino Boffo sono sconcertanti.

<br /> Enrico Letta

Enrico Letta

L’ipocrisia di queste cripto-scuse non restituirà il dolore che gli attacchi del Giornale hanno causato all’ex direttore di Avvenire e alla sua famiglia.
Non ci sono né attenuanti, né scuse possibili per recuperare questa situazione.

A dichiararlo è stato il vicesegratrio del Partito democratico, Enrico Letta, dopo la risposta di Feltri a una lettrice che gli chiedeva del caso Boffo.

Feltri scrive:”Non mi sarei occupato di Dino Boffo, giornalista prestigioso e apprezzato, se non mi fosse stata consegnata da un informatore attendibile e direi insospettabile, la fotocopia del casellario giudiziario che recava la condanna del direttore.

“Insieme c’era un secondo documento che riassumeva le motivazioni della condanna – precisa Feltri nell’articolo -. La ricostruzione dei fatti descritti nella nota, oggi posso dire, non corrisponde al contenuto degli atti processuali.

“Da quelle carte, Dino Boffo non risulta implicato in vicende omosessuali – prosegue Feltri -, tantomeno si parla di omosessuale attenzionato. Questa è la verità.

Oggi Boffo sarebbe ancora al vertice di Avvenire. Inoltre ha saputo aspettare, nonostante tutto quello che è stato detto e scritto, tenendo un atteggiamento sobrio e dignitoso che non può che suscitare ammirazione”.

5 dicembre, 2009 - 12.47