“Le scuse di Feltri non bastano”
“Le parole di Feltri di oggi sulla vicenda che ha portato poi alle dimissioni di Dino Boffo sono sconcertanti.
L’ipocrisia di queste cripto-scuse non restituirà il dolore che gli attacchi del Giornale hanno causato all’ex direttore di Avvenire e alla sua famiglia.
Non ci sono né attenuanti, né scuse possibili per recuperare questa situazione.
A dichiararlo è stato il vicesegratrio del Partito democratico, Enrico Letta, dopo la risposta di Feltri a una lettrice che gli chiedeva del caso Boffo.
Feltri scrive:”Non mi sarei occupato di Dino Boffo, giornalista prestigioso e apprezzato, se non mi fosse stata consegnata da un informatore attendibile e direi insospettabile, la fotocopia del casellario giudiziario che recava la condanna del direttore.
“Insieme c’era un secondo documento che riassumeva le motivazioni della condanna – precisa Feltri nell’articolo -. La ricostruzione dei fatti descritti nella nota, oggi posso dire, non corrisponde al contenuto degli atti processuali.
“Da quelle carte, Dino Boffo non risulta implicato in vicende omosessuali – prosegue Feltri -, tantomeno si parla di omosessuale attenzionato. Questa è la verità.
Oggi Boffo sarebbe ancora al vertice di Avvenire. Inoltre ha saputo aspettare, nonostante tutto quello che è stato detto e scritto, tenendo un atteggiamento sobrio e dignitoso che non può che suscitare ammirazione”.