Afghanistan, la linea non si cambia
“La linea non si cambia”.
Lo ha dichiarato oggi il presedente del consiglio Silvio Berlusconi intervenendo nel dibattito sulla missione italiana in Afghanistan.
Le dichiarazioni del premier arrivano dopo che domenica il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, aveva chiesto di ritirare le truppe dal paese. “Non ci sarà alcun cambiamento, quella di Bossi era una battuta”, ha commentato Berlusconi.
Nel dibattito sulla missione italiana nel Paese mediorientale, che si è riacceso dopo la morte di un parà di 25 anni nell’esplosione di un ordigno a metà luglio e dopo il ferimento di altri tre soldati sabato scorso, ieri il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha definito la missione irrinunciabile puntualizzando che i soldati italiani resteranno e le regole di ingaggio non verranno cambiate.
Intanto tra oggi e domani al Senato è previsto il via libera sul rifinanziamento per 510 milioni di euro delle missioni. I militari impegnati in missione nel Medio Oriente sono circa 9 mila. Quattordici i militari italiani che in questi anni hanno perso la vita in attentati, incidenti o per cause naturali nel Paese asiatico.