Decreto anti-crisi, Napolitano firma legge e correttivo
Via libera del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al decreto-legge correttivo del di alcune disposizioni di quello anticrisi varato dal governo il primo luglio scorso.
Il Capo dello Stato ha quindi promulgato il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 78 del 2009.
Avendo anche preso atto della dichiarazione resa dal presidente del Consiglio dei ministri, che subordina l’applicabilità della norma sulle disponibilità auree della Banca d’Italia al conseguimento del parere favorevole della Banca centrale europea, oltre che del parere conforme della stessa Banca d’Italia.
Secondo le dichiarazioni di Berlusconi, la norma che introduce la tassazione delle riserve auree della Banca d’Italia, contenuta nel decreto anticrisi “è chiara e non può prestarsi a equivoci”.
“Secondo quanto espressamente previsto dall’articolo 14 del decreto legge, la norma non potrà avere applicazione senza il parere favorevole della Bce e senza il consenso espresso della Banca d’Italia”, ha dichiarato il premier.
Per il presidente del Consiglio “è evidente perciò che, nella lettera e nello spirito, la norma è pienamente rispettosa dell’indipendenza istituzionale e finanziaria della Banca d’Italia e del tutto coerente con i principi del trattato del sistema europeo delle Banche centrali”.
Napolitano ha emanato il decreto-legge correttivo, che entrerà in vigore contestualmente alla legge di conversione del decreto anticrisi.