Feltri attacca Boffo, Berlusconi si dissocia
“Il supermoralista condannato per molestie”.
Questo il titolo di oggi del Giornale di Vittorio Feltri. Il “supermoralista” sarebbe Dino Boffo, direttore di Avvenire, il quotidiano dei vescovi.
“Diciamo le cose con il loro nome: è un killeraggio giornalistico allo stato puro”. Boffo risponde così all’attacco nei suoi confronti avanzate da Il Giornale e dal suo direttore Vittorio Feltri.
“La lettura dei giornali di questa mattina – scrive Boffo – mi ha riservato una sorpresa totale, non tanto rispetto al menu del giorno, quanto riguardo alla mia vita personale. Evidentemente Il Giornale sa anche quello che io non so, e per avvallarlo non si fa scrupoli di montare una vicenda inverosimile, capziosa, assurda.
Sia chiaro che non mi faccio intimidire, per me parlano la mia vita e il mio lavoro. “Al direttore del Giornale – conclude Boffo – ora l’onere di spiegare perché una vicenda di fastidi telefonici consumata nell’inverno del 2001, e della quale ero stato io la prima vittima, sia stata fatta diventare oggi uno scoop.
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha fatto saper di volersi dissociare dal Giornale e da Vittorio Feltri.
“Il principio del rispetto della vita privata è sacro e deve valere sempre e comunque per tutti”, si legge in una nota del premier.
Ho reagito con determinazione a quello che in questi mesi è stato fatto contro di me usando fantasiosi gossip che riguardavano la mia vita privata presentata in modo artefatto e inveritiero. Per le stesse ragioni di principio non posso assolutamente condividere ciò che pubblica oggi il Giornale nei confronti del direttore di Avvenire e me ne dissocio”.