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Usa- Gli esami tossicologici diranno se incriminare il suo medico per omicidio colposo

Jackson forse morto a causa del Damerol


<p>Michael Jackson</p>

Michael Jackson

Fotografata la camera dove è morto Michael Jackson.


Nella stanza erano presenti una bottiglia d’acqua sul comodino marca Fiji, un’altra bottiglia vuota in un carrello vicino al letto insieme a dei guanti di gomma, dei batuffoli di cotone e dei cerotti, una astuccio per occhiali e una bottiglia di aranciata.

Inoltre una bambola, un cd, una collanina per il rosario un laccio emostatico e molto altro ancora. Il letto è disfatto e c’è ancora il segno della testa.
La foto della camera, pubblicata in esclusiva nell’edizione cartacea del quotidiano News of the World, raffigura il luogo dove Jackson viveva dopo essersi trasferito da Neverland.

La foto è stata scattata mentre i soccorsi stavano portando l’ex re del pop al pronto soccorso per gli ultimi disperati tentativi di rianimarlo.
La camera ora potrebbe rappresentare anche la scena del crimine se, come appare ormai molto probabile, il medico di Jackson Conrad Murray, 56enne stipendiato con 100mila dollari mensili, sarà accusato di omicidio colposo per aver somministrato al suo paziente un sonnifero utilizzato in sala operatoria.

A sciogliere la vicenda saranno gli esiti degli esami tossicologici, che potrebbero confermare anche l’ipotesi degli investigatori che il medico abbia somministrato via flebo il Damerol, un tranquillante che avrebbe fatto collassare i polmoni di Jackson.


4 agosto, 2009 - 14.43