Napolitano: “La crisi non è finita”
“Occorre portare a termine la vicenda che si trascina da otto anni, del nuovo trattato dell’Unione Europea, portando a termine la ratifica del trattato di Lisbona e procedendo decisamente alla sua attuazione”.
Lo ha dichiarato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in collegamento con il forum Ambrosetti di Cernobbio.
“Il futuro dell’Europa e dell’Unione europea – ha continuato Napolitano – non può rimanere al filo della defezione anche di uno solo dei 27 Paesi i cui governi hanno solennemente firmato un trattato.
Confidiamo ora nei voti del Bundestag e del Bundesrat tedeschi – ha aggiunto il presidente – in ottemperanza alla complessa se non inquietante sentenza della corte di Karlsruhe, nella saggezza degli elettori irlandesi chiamati a pronunciarsi con nuovo referendum e contiamo sull’impegno dei leader politici più europeisti di quel Paese”.
“Bisogna saper presto – ha detto Napolitano – fare scelte giuste per definire i vertici istituzionali dell’Unione”.
Giorgio Napolitano ha poi preso in considerazione la questione economica. Per il capo dello Stato, “la crisi non è finita ed è destinata a provocare serie conseguenze sul mercato del lavoro nei prossimi mesi”.
“È necessario – ha aggiunto facendo riferimento anche agli impegni assunti durante il recente G8 dell’Aquila – bloccare il rischio di un ritorno a pratiche che hanno comportato e causato la crisi finanziaria”.