Invia questo articolo Stampa questo articolo
Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
  • Webnews
  • Digg
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • LinkedIn
  • Live-MSN
  • MySpace
  • OKnotizie
  • Technorati
  • YahooMyWeb
  • TwitThis
Strage in Afghanistan -Il presidente della Repubblica esprime il suo cordoglio dal Giappone

Napolitano: “Sono vicino al loro dolore”

<p>Il presidente Giorgio Napolitano</p>

Il presidente Giorgio Napolitano

Anche Napolitano esprime il suo cordoglio per la morte dei militari italiani in Afghanistan.

La notizia è arrivata al presidente della Repubblica nella breve pausa tra il III e IV atto del “Don Carlo” di Verdi dal palco d’onore del Teatro Bunka Kaikan di Tokyo, dove Napolitano è ospite dell’imperatore del Giappone Akihito e di sua maestà l’imperatrice Michiko.

Ha atteso la fine dell’opera, portata in tournee a Tokyo dalla Scala di Milano e poi è sceso a parlare con i giornalisti. Intanto ha chiamato al telefono il Capo di Stato Maggiore dell’esercito, Vincenzo Camporini, per avere i dettagli dell’accaduto e per informarsi sulle condizion dei feriti.

Visibilmente commosso, il presidente ha quindi mandato alla nazione, attraverso la stampa, il suo messaggio di sincero e accorato cordoglio per le vittime e ha espresso la sua vicinanza e riconoscenza ai nostri valorosi che rappresentano l’Italia in una difficile missione internazionale per la pace e la stabilità dell’Afghanistan.

Un’eventuale anticipazione del rientro a Roma sarebbe stata giustificata solo per presenziare la solenne accoglienza delle salme in Italia che, a quanto si è appreso, avverrà domenica.

Confermato anche l’incontro di domani con il neo-eletto premier giapponese Yukio Hatoyama con cui Napolitano, tra gli altri argomenti, avrebbe comunque affrontato quello delle missioni internazionali.

Alla domanda di un giornalista sul riaccendersi della polemica sul ritiro o meno del contingente italiano da Kabul ed Herat, il presidente ha dichiarato: “Se si aprirà questo problema se ne discuta nel Parlamento italiano”.

17 settembre, 2009 - 17.42