“Non possiamo mollare adesso”
“Non possiamo, dopo tanto, abbandonare l’impresa anche di fronte a questi eventi drammatici”.
Lo ha dichiarto Silvio Berlusconi tornando sulla questione dei militari in Afghanistan.
“Una riduzione delle forze in Afghanistan è prevista – ha ricordato il premier – a partire dai cinquecento uomini che abbiamo mandato in più per il periodo elettorale. Ma – ha poi precisato Berlusconi – prima di richiamare i nostri soldati ne parleremo con la maggioranza di governo e con gli alleati, bisogna decidere insieme”.
Il premier ha osservato che “i ministri degli Esteri non parlano di una strategia di uscita, ma di una transition strategy, che prevede una diminuzione progressiva degli organici”.
Berlusconi era a Bruxelles per un vertice economico dei capi di Stato e di governo della Unione europea, all’inizio del quale ogni collega gli ha portato le sue condoglianze per quanto accaduto ieri. Il premier ha anche dichiarato che ogni capo di Stato gli ha manifestato la propria vicinanza.
“Nella riunione – ha concluso il presidente del consiglio – si è avuto un accordo sul fatto che tutti dobbiamo portare lo stesso peso per aiutare questo Paese, tutti e ventisette, anche quelli che non sono nella missione Nato”.