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Somalia - Undici le vittime degli attacchi ribelli rivendicati dai Mujahidin

Attentato contro l’Unione africana

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Giornata di sangue contro le missioni di pace.

Dopo la notizia degli attentati in Afghanistan è stato reso noto che anche in Somalia due attacchi ribelli hanno colpito un contingente militare dell’Unione africana.

Il bilancio è di 11 morti. Secondo quanto riferisce la tv araba “al-Jazera” l’attacco è stato compiuto con due autobombe che sono esplose in momenti diversi.

Il primo ha preso di mira la scuola Halane, dove si riuniscono gli ufficiali delle forze africane, mentre la seconda esplosione ha colpito un altro centro dove era in corso una riunione tra ufficiali del contingente Amisom ed esponenti del governo transitorio somalo.

L’obiettivo era una base vincina all’aeroporto di Mogadiscio dove è presente un gruppo di soldati dell’esercito ugandese posto a difesa dello scalo.

L’attentato è stato rivendicato dai Giovani Mujahidin, che sostengono di averlo eseguito per vendicare la morte del loro leader, Salah Nabhan, ucciso due giorni fa da un commando americano con un blitz a sud di Mogadiscio.

17 settembre, 2009 - 16.03