Un viterbese tra le vittime di Kabul
Un viterbese tra le vittime di Kabul.
Sarebbe il caporalmaggiore Giandomenico Pistonami nato a Orvieto, ma fin dall’infanzia trasferitosi a Lubriano il viterbese ucciso nell’attentato kamikaze a Kabul di questa mattina.
Giandomenco era ripartito per la missione in Afghanistan solo da pochi giorni. Aveva avuto una licenza per stare accanto alla sua famiglia e alla sua ragazza, prima di riprendere il lavoro.
Nell’attacco sono morti altri cinque parà e quattro sono rimasti feriti.
Si tratta del tenente Antonio Fortunato, originario di Lagonegro (Potenza); del primo caporal maggiore Matteo Mureddu, di Oristano; del primo caporal maggiore Davide Ricchiuto, nativo di Glarus (Svizzera); del sergente maggiore Roberto Valente, di Napoli.
Le vittime erano tutte a bordo di due blindati Lince, attaccati da un kamikaze alla guida di una Toyota bianca, che era imbottita di esplosivo mentre scortavano un veicolo verso il comando Isaf.
L’attentato è avvenuto alle 12,10 locali, le 9,40 in Italia. Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha riferito al Senato che i militari coinvolti appartengono tutti al 186mo reggimento della Folgore di stanza a Kabul.
Il 186/mo reggimento paracadutisti Folgore, al quale appartengono le sei vittime dell’attentato di Kabul, in Afghanistan, costituisce una delle componenti di arma base della Brigata.
E’ alimentato da volontari in ferma breve e in servizio permanente. Il reggimento è di stanza a Siena. Nato nel 1941 a Tarquinia, il 186/esimo si ricostituisce ufficialmente il 16 settembre 1992 e fino al dicembre di quell’anno è stato impegnato nell’operazione Vespri siciliani, prima di essere trasferito in Somalia per partecipare alla missione Ibis.
Lo Stato Maggiore della Difesa ha messo a disposizione dei familiari dei militari italiani impegnati in Afghanistan un numero verde. Per avere ogni tipo di informazione il numero da comporre è 800228877.