Attentato in Iran, 29 morti
Attacco suicida in Iran.
Un kamikaze ha provocato la morte di 29 persone, fra le quali sei comandanti delle truppe di elite iraniane, le Guardie della Rivoluzione, nella regione sudorientale del Sistan- Beluchistan. Lo hanno riferito i mezzi di informazione iraniani.
Altre 28 persone sono rimaste ferite nel più grave attentato contro le Guardie negli ultimi anni, avvenuto dirante un incontro con capi tribali.
Dopo l’attacco, rivendicato da un gruppo ribelle sunnita, le stesse Guardie della Rivoluzione hanno accusato “elementi stranieri” legati agli Stati Uniti di essere coinvolti nell’episodio, e la stessa tv ha puntato il dito contro la Gran Bretagna, un altro avversario storico della Repubblica islamica.
Washington non ha per ora commentato la notizia, Londra ha emesso solo un comunicato di condanna dell’attentato e di cordoglio per le vittime.
L’attentato e le accuse di coinvolgimenti stranieri rischiano di far salire la tensione tra Teheran e l’Occidente, alla vigilia dei colloqui di domani a Vienna sul nucleare a cui partecipano, oltre all’Iran, Usa, Francia e Russia.
La televisione di Stato ha attribuito l’attentato al gruppo ribelle sunnita Jundollah (soldati di Allah), collegato da alcuni analisti ai talebani del confinante Pakistan e guidati da Abdolmalek Rigi. Il Sistan-Beluchistan confina col Pakistan e l’Afghanistan ed è, con una certa frequenza, teatro di scontri fra le forze di sicurezza, i ribelli sunniti e i trafficanti di droga.