Invia questo articolo Stampa questo articolo
Condividi: Queste icone linkano i siti di social bookmarking sui quali i lettori possono condividere e trovare nuove pagine web.
  • Webnews
  • Digg
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Google Bookmarks
  • LinkedIn
  • Live-MSN
  • MySpace
  • OKnotizie
  • Technorati
  • YahooMyWeb
  • TwitThis
Politica -Il Times insiste sulle mazzette elargite dagli italiani per evitare attentati

Comandante talebano conferma gli accordi

<p>Il Lince, il mezzo usato dai parà in Afghanistan</p>

Il Lince, il mezzo usato dai parà in Afghanistan

Il Times continua a sostenere che gli italiani hanno pagato i talebani per evitare attacchi ai militari in Afghanistan. Il quotidiano britannico afferma di averne avuto conferma da un comandante talebano e due alti responsabili afghani. Gli accordi sarebbero stati raggiunti sia nella zona di Surobi sia nella zona di Herat.

“Mohammed Ishmayel, un comandante talebano – si legge sul Times – ha detto che l’anno scorso erano stati presi accordi per evitare che le forze italiane a Surobi, a est di Kabul, fossero attaccate dalla guerriglia locale.

Il pagamento è stato rivelato dopo che, nell’agosto del 2008, dieci francesi sono stati uccisi in un’imboscata da forze talebane a Surobi.

“I francesi – scrive il Times – avevano preso in consegna il distretto dall’esercito italiano, ma non erano al corrente dei pagamenti segreti fatti dai servizi segreti italiani ai comandanti locali per fermare gli attacchi e di conseguenza hanno mal valutato la minaccia locale”.

“In base all’accordo – afferma Ishmayel – nessuna delle due parti avrebbe attaccato l’altra. Questo è il motivo per cui all’epoca fummo informati che non avremo dovuto attaccare le truppe Nato”.

“I guerriglieri – continua il Times – non furono informati quando gli italiani lasciarono l’area e di conseguenza pensarono che avessero spezzato l’accordo”.

I responsabili afghani hanno detto di essere al corrente del fatto che gli italiani applicavano questa pratica anche in altre zone dell’Afghanistan. Un alto funzionario del governo afghano ha detto al Times che una settimana fa le forze speciali Usa hanno ucciso un comandante talebano nella provincia di Herat. Pare che fosse uno dei comandanti che hanno ricevuto soldi dal governo italiano. Anche un alto ufficiale afghano ha ribadito le accuse, aggiungendo che gli accordi erano stati fatti sia a Surobi che a Herat. Il quotidiano pubblica in un articolo a parte i dettagli delle dichiarazioni del comandante talebano e dei due responsabili afghani.

La vicenda ha scatenato vivaci reazioni in Francia, dove l’opposizione ha chiesto spiegazioni urgenti in Parlamento. Il Times riferisce che il ministro della Difesa francese ha detto di avere sentito voci che legavano l’imboscata alle mazzette ma ha detto che non avevano fondamento.

Il quotidiano britannico dà ampio spazio alle “furibonde” smentite italiane. Inoltre, pubblica un commento di Sam Kiley intitolato: “L’Italia non doveva agire in segreto ma ha fatto bene a pagare i talebani”.

“Quello che gli italiani hanno fatto in Afghanistan – scrive l’autore – è il tipo di cose che il comandante Nato, il generale americano Stanley McChrystal, da mesi va dicendo che dovrebbe essere parte integrante della strategia di contro-guerriglia”. A suo parere, è molto meglio comprare elementi delle forze nemiche, invece di bombardarle, con il rischio catastrofico di vittime civili.

16 ottobre, 2009 - 11.26

Dossier Accordi italiani-talebani 
... Gli articoli